seguimi su: |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
|
english version | ![]() |
CSS3 Rollover Button by Css3Menu.com CSS3 Rollover Button by Css3Menu.com |
![]() |
|
GLI AIRONI DEL PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO
|
|
|
INTRODUZIONE
GENERALE Il Parco Nazionale del Circeo è uno dei 4 parchi storici italiani insieme al Parco del Gran Paradiso, al Parco Nazionale d’Abruzzo e al Parco dello Stelvio. Istituito nel 1934, si estende, oggi, su superficie di circa 8.500 ha. di territorio Pontino: di questi, però, solo il 60%, appar-tengono alla Stato; il rimante 40% appartiene a Comuni e privati. Ciò determina il fatto che non tutte le aree del Parco sono soggette agli stessi controlli ed alla stessa manutenzione e questo, unito ad una antropizzazione del territorio molto elevata (i due Comuni di Sabaudia e San Felice Circeo sono di fatto dentro i confini del Parco), nel corso degli anni ha determinato una pressione antropica eccessiva sugli ambienti e sulla avifauna presente e di passaggio. Ma nonostante questi e molti altri problemi (inquinamento, abusivismo edilizio, bracconaggio etc.) il Parco Nazionale del Circeo offre una tale sintesi unica di paesaggi eterogenei , al punto che nel 1978, l’Unesco è intervenuta per tutelare alcune zone con un vincolo speciale, adducendo il parco alla Convenzione di Ramsar sulle zone umide. Particolare pregio, all’interno del Parco, rivestono le aree lacustri e quelle che circondano i 4 laghi di Paola, Monaci, Caprolace e Fogliano. Intorno ad essi insistono aree, generalmente adibite al pascolo delle mandrie di bufali, soggette ad impaludamento nel periodo invernale. Tutte queste zone rappresentano l’ambiente ideale per la vita e la sosta delle varie specie di Ardeidi che si possono osservare nel Parco. Nel Parco Nazionale del Circeo sono presenti 10 delle 11 specie di aironi presenti in Italia. |
|
||
Airone cenerino (Ardea cinerea)
|
|||
L'Airone cenerino (Ardea cinerea) è una specie politipica di
ardeide dalle grandi dimensioni, dalla presenza costante e
dalla uniforme diffusione nel territorio pontino. |
|
||
Airone bianco maggiore (Ardea alba)
|
|||
L'Airone
bianco maggiore (Ardea alba) è
una specie politipica di ardeide a diffusione cosmopolita. Le dimensioni leggermente maggiori dell'Airone cenerino con una altezza fino a 105 cm ed una apertura alare di 210 cm, ne fanno l'Ardeide di maggiori dimensioni presente in Italia. E' assolutamente inconfondibile, sia in volo che posato, per il piumaggio completamente bianco-candido che non cambia du-rante l'anno. Ha uno scarso dimorfismo sessuale. il becco è completamente giallo acceso. Le zampe sono nere o carnacino. Potrebbe essere confuso solo con la Garzetta (Egretta garzetta) da cui si distingue, però, per le dimensioni nettamente maggiori e per il becco giallo. Le aree in cui è possibile trovarlo sono molto simili a quelle dell'Airone cenerino e cioè canneti, prati allagati, risaie, rive di laghi e canali. Qualche volta lo si trova nei pressi del mare specie in zone con scarso movimento delle acque. Durante la stagione riproduttiva le piume del dorso si allungano a formare un ventaglio, il becco diventa nerastro e le zampe di un giallo acceso o addirittura color carnacino. In volo assume la classica posizione degli aironi con il collo tipicamente ad "esse" con un battito di ali piuttosto lento. Si nutre generalmente di pesci ma anche di insetti, anfibi e rettili; occasionalmente cattura anche piccoli mammiferi (roditori) o nidiacei di uccelli. Vive in gruppi di qualche decina di individui ma, a volte, ha abitudini solitarie. Nidifica spesso in colonie, anche con ardeidi di specie diverse, in garzaie o tra le canne. In Italia si stimano dalle 2.000 alle 4.000 coppie svernanti. La specie si è insediata come nidificante solo recentemente (36 nidificazioni nella Pianura padana nel 2002). Nel Lazio come per l'Airone cenerino (Ardea cinerea) i Laghi Reatini, il Litorale Romano ed i Laghi Pontini sono le aree dove si è registrata la maggiore concentrazione di questa specie (il 63% del totale degli individui del Lazio). L'andamento è stato in crescita fino al 2002 con fluttuazioni irregolari negli anni successivi. Probabilmente alcuni esemplari sfuggono ai censimenti perchè l'Airone bianco maggiore ama frequentare aree agricole distanti dalle aree oggetto dei censimenti. |
![]() Fig. 8 - L'inconfodibile ed elegante silhuoette dell'Airone bianco maggiore |
||
Airone rosso (Ardea purpurea) ![]() Fig. 9 - Airone rosso in volo |
|||
L'airone
rosso (Ardea purpurea) è una specie a distribuzione Paleartica, limitatamente alle regioni
meridionali, Afrotropicale (Africa a sud del Sahara), Orientale
(Asia a sud dell'Himalaya). E' il più piccolo fra i tre aironi di maggiori dimensioni (Airone cenerino e Airone bianco maggiore) con una altezza di 70-95 cm, una apertura alare di 150 cm. ed un peso di circa 1,5 kg. In volo somiglia molto all’airone cenerino ed in condizioni di luce scarsa è facilmente confondibile. Il corpo è scuro e allungato. La testa e il collo sono stretti e allungati con il lungo becco con cui afferra le prede. Le zampe presentano dita lunghe e molto distanziate che gli permettono di camminare facilmente sui terreni paludosi e sulla vegetazione acquatica. La colorazione del collo, delle parti ventrali e della parte speriore delle ali è tipicamente rossiccia con piume lunghe, specie nella stagione degli amori. Si nutre di insetti (larve e adulti) che cattura con il lungo becco e ingoia con un rapido movimento del collo e della testa rigirando le prede dalla parte della testa, per facilitarne il passaggio attraverso l'esofago. Occasionalmente mangia piccoli mammiferi, serpenti e lucertole, coleotteri, crostacei e molluschi. Il volo è potente e regolare con battito di ali lento e caratteristica posizione con il corpo ed il collo ad "esse" e le zampe ripiegate sotto il ventre. Costruisce i nidi solitamente nei canneti o tra altre piante tipiche delle zone umide, in piccole colonie generalmente composte da due o tre coppie, o da solo, in cumuli di piante ed erbe che innalza di circa 1 metro sul livello delle acque. E’ molto più elusivo dell’Airone cenerino e dell’Airone bianco maggiore, preferendo sostare all’interno delle zone più protette di paludi e canneti dove risulta quindi meno visibile. Nella Provincia di Latina è specie migratrice regolare e possibile nidificante. Le segnalazioni riguardano essenzialmente i Laghi Pontini ( in specie la zona di fitto canneto tra il i laghi di Caprolace e Paola denominata Stagni di Sant'andrea) ed il Lago di Fondi; Nel Lazio sono state accertate nidificazioni nel litorale romano. E' specie molto timida e sensibile al disturbo sia antropico che determinato dalla caccia. |
|||
Garzetta (Egretta Garzetta) ![]() Fig. 10 - La garzetta in volo |
|||
La
Garzetta (Egretta garzetta) è un piccolo
airone comple-tamente bianco candido con becco nero, zampe nere
e piedi gialli. La lunghezza è di 55-60 cm., l'apertura
alare di 90-100 cm., ed il peso 400-650 grammi. Il maschio è
leggermente più grande della femmina. Intorno all’occhio
è presente una macchia gialla. Il portamento è particolarmente
aggraziato e l’animale è molto snello e slanciato.
Non presenta dimorfismo e dicromismo sessuale. Vola nel tipico
assetto degli aironi con la testa retratta tra le spalle, il collo
piegato a Z e le ali battute lentamente. In estate l’abito
appare particolarmente bello con le penne scapolari molto lunghe
e delicate cosi come la cresta. Potrebbe essere confuso solo con l'Airone Bianco maggiore (Ardea alba ) da cui si distingue, però, per le dimensioni nettamente minori e per il becco nero. Frequenta laghi, fiumi, lagune aree acquitrinose aperte ma molto spesso la si vede anche lungo le coste marine o appollaiata sugli scogli. Si ciba di piccoli pesci, crostacei, larve e coleotteri acquatici che cattura usando una tecnica molto particolare. Si appollaia su un posatoio e tende degli agguati alle prede che le passano vicino con una tecnica talmente perfetta da garantirle altissime percentuali di successo. Spesso la preda viene trafitta con un colpo del becco. Alternativamente insegue i piccoli pesciolini nell’acqua bassa correndo loro appresso. Nidifica in garzaie, su pioppi o salici, mischiata con altri aironi. Costruisce i nidi con vegetazione e canne su alberi alti. In Italia nidificano circa 15.000-16.000 coppie che rappre-sentano il 25% di tutta la popolazione europea. La prima nidificazione nel Lazio è stata registrata nelle Saline di Tarquinia in una pineta artificiale costiera. E' specie ben rappresentata nel comprensorio della Provincia di Latina con buona consistenza e costanza. In particolare nel comprensorio pontino sembra aver eletto a propri ambienti preferiti i canali di bonifica ed campi coltivati. Proprio per queste abitudini a frequentare zone diverse e lontane dalle aree di censimento, appare probabile che la popolazione possa essere sottostimata per i molti individui che sfuggono ai censimenti. |
![]() Fig. 11 - Una garzetta ha appena catturato una preda |
||
Sgarza ciuffetto (Ardeola ralloides) ![]() Fig. 12 - Sgarza ciuffetto in caccia |
|||
La
Sgarza ciuffetto (Ardeola ralloides) è
un piccolo airone tozzo, dal collo grosso. L'altezza è di 45-50 cm., l' apertura alare di 85-90 cm. Il piumaggio è fulvo chiaro, le ali bianche. Presenta un lungo ciuffo nucale che rappresenta il carattere distintivo da cui trae il nome. Il becco è sottile ed allungato, di colore verdastro macchiettato di chiaro in inverno, nero bluastro durante la cova. Le zampe verdognole divengono rosate durante la cova. Quando è posata ha un aspetto tozzo e pesante, color crema mentre in volo mostra delle dominanti bianche sulle ali, sulla groppa e sulla coda. A volte può essere confusa con l’Airone guardabuoi (Bubulcus ibis). Frequenta le zone umide dell’Europa meridionale. L’habitat è costituito da zone paludose con vegetazione, stagni, zone allagate, canali e comunque sempre aree nelle vicinanza dell’acqua. Si nutre di piccoli pesci, crostacei, ed insetti acquatici. È fondamentalmente molto timido ed ha abitudini crepuscolari a differenza della Garzetta e dell’Airone guardabuoi. In volo assume la classica posizione degli aironi con la testa incassa tra le scapole. Ama rimanere, durante il giorno, al riparo del canneto o della vegetazione. Nidifica, isolata o in gruppetti sparsi, in garzaie, sui pioppi o sugli eucalipti, spesso in compagnia di altre specie di aironi. Nel comprensorio pontino è indicata come migratrice regolare, estivante e probabile nidificante. |
![]() Fig. 13 - La Sgarza ciuffetto frequenta spesso i canneti più folti |
||
Nitticora (Nycticorax nycticorax) ![]() Fig. 14 - La Nitticora una una colorazione grigia con ventre chiaro |
|||
La
Nitticora (Nycticorax nycticorax) è un
airone dalle dimensioni medio-piccole e dall’aspetto piuttosto
tozzo. La lunghezza è di 58-65 cm, il peso da 700 g. fino a 1 kg. Il becco è molto massiccio di colorazione grigia o nera. La coda è corta così come le zampe che sono verdastre. Nell’adulto il petto è bianco-grigiastro mentre le parti dorsali superiori sono nere. La testa è nera nella parte superiore. Caratteristiche del periodo riproduttivo sono le lunghe piume filiformi che ornano il capo. Queste hanno funzione in fase di corteggiamento. L’occhio è molto grande e di un colore rosso intenso. I giovani hanno una colorazione del piumaggio molto diversa dall'adulto, marrone uniforme con una fitta screziatura biancastra. In volo l’aspetto è piuttosto compatto con il collo e le zampe allungate senza la caratteristica forma ad esse propria degli altri aironi. Nidifica in grazaie su pioppi, ontani, salici etc., in colonie di parecchi individui anche di specie diverse costruendo i nidi sugli alberi tra i 5 e i 10 metri di altezza. La Nitticora si ciba di pesci, anfibi, insetti e quant’altro può trovare nelle zone paludose che frequenta. Caratteristico è il modo di cacciare: si pone su di un posatoio (un ramo o più spesso la riva) con il collo allungato ed il becco quasi a pelo d’acqua, pronta a ghermire la preda con uno scatto fulmineo. Può anche cacciare planando sugli specchi d’acqua e tuffandosi per catturare le prede. A volte frequenta i prati e le zone asciutte alla ricerca di coleotteri. E’ molto attiva di notte, al crepuscolo o all’alba. In Europa sono stimate dalle 63.000 alle 87.000 coppie nidificanti. In Italia è considerata migratrice regolare, nidificante e svernante regolare. Sono indicate dalle 14.000 alle 20.000 coppie nidificanti nelle zone del Nord e del Centro-Sud. Nel Lazio la specie parrebbe essere poco presente, anche se in costante aumento, ma bisogna tener conto delle abitudini crepuscolari e notturne che limitano molto i censimenti. Nei Laghi Pontini è probabile nidificante. Le aree di svernamento sono localizzate nell'Africa transa-hariana, ma qualche individuo rimane a svernare irregolarmente nel territorio pontino, anche se il fenomeno sembra essere in aumento. |
![]() Fig. 15 - La Nitticora presenta un caratteristico occhio rosso |
||
Airone guardabuoi (Bubulcus ibis) ![]() Fig. 16 - L'airone guardabuoi nella tipica fase della ricerca del cibo |
|||
L'Airone guardabuoi (Bubulcus ibis) è un airone dalle
dimensioni medio-piccole, presente nel territorio pontino
come migratore irregolare, svernante.
|
![]() Fig. 17 - Airone guardabuoi in abito estivo |
||
Tarabuso (Botarus stellaris)
![]() Fig. 18 - L'estremo mimetismo del tarabuso |
|||
Il
tarabuso (Botarus stellaris) è un grande
ardeide di palude dall'aspetto tozzo e poco slanciato, il collo
corto e massiccio. |
![]() Fig. 19 - Il tarabuso è un tipico uccello da canneto come è evidente dalla sual livrea |
||
Tarabusino (Ixobrychus minutus) |
|||
|
|
||
Il tarabusino (Ixobrychus minutus) è un piccolo piccolo airone facilmente riconoscibile per le piccole dimensioni. La lunghezza è, infatti, di soli 35-40 cm., l'apertura alare di 53-60 cm., ed il peso di 140 grammi. Le copritrici alari sono color crema, le parti inferiori chiare. Il dorso del maschio è nero con riflessi verde brillante. La femmina ha strisce brune superiormente e fulve inferiormente con le copritrici alari più spente del maschio. Le zampe sono verdi. I giovani appaiono striati sopra e sotto. La livrea, in particolare della femmina, è molto mimetica tra le canne. È molto elusivo e difficile da osservare. Ama stare al riparo del canneto da cui esce di notte per la caccia. Assume spesso la classica posizione a “palo”, con il collo dritto ed allungato, così da confondersi tra le canne ed ingannare predatori e prede. Generalmente vive tra i canneti ma lo si può osservare, durante le migrazioni, anche sulle spiagge. La dieta è costituita da insetti, anfibi e piccoli pesci che cattura con agguati tra le canne. Il volo è lento potente e planato con batti d’ala poco frequenti. Nidifica su piattaforme tra le canne ed i cespugli. E’ diffuso in tutta l’Europa temperata, Australia, Asia e Nuova Zelanda. Nel comprensorio pontino è indicato come migratore regolare e nidificante. Per il Tarabusino vale, ed a maggior ragione, quanto detto per altri ardeidi come il tarabuso. Le sue abitudini elusive ed il fatto che esca di notte per la caccia fanno si che sia specie alquanto difficile da censire. E' quindi probabile che la popolazione del comprensorio e della regione sia sottostimata. |
|||
Airone schistaceo (Egretta gularis schistacea) ![]() Fig. 22 - L'airone schistaceo è inconfondibile per il suo colore scuro |
|||
L'Airone schistaceo (Egretta gularis),
più precisamente Garzetta schistacea orientale, rappresenta
una eccezione per quel che riguarda il suo avvistamento nel
comprensorio pontino. E' infatti stato censito nei Laghi Pontini
solamente nel 1987 e nel 1988 nè è stato trovato
un esemplare morto, ucciso da una fucilata. Da allora non si
è riscontrato più nessun rilevamento nella provincia
di Latina. |
|||
© Articolo di Scalia Biagio Alberto - tutti i diritti su testo ed immagni riservati |
![]() |